Nei boschi di Montemale cresce il Tuber melanosporum, tartufo nero dolce: i primi ritrovamenti risalgono al 1930 ma non suscitarono interesse tra i contadini locali fino agli anni ‘80, e solo nel 2007 è stata istituita la Denominazione Comunale d’Origine De.C.O. per le tartufaie naturali. Il tubero cresce dai 500 m a monte di Bernezzo fino all’altitudine massima di 1000 m di Pradleves, sotto roverelle, noccioli e carpini neri. Dato il suo periodo di raccolta tra 15 novembre e 15 marzo, può essere consumato anche in inverno e primavera, e diversamente da quello bianco può essere coltivato in tartufaia. Per aumentare la produzione dal 2002 si sono quindi coltivate piante micorrizate ed è stata costituita una “Associazione di Tartuficoltori della Valle Grana” con Unione Montana Valle Grana, Comune di Montemale e 16 soci gestori di tartufaie naturali e coltivate, cercatori e venditori, con circa 3500 piante su 12 ettari. Il Tartufo di Montemale, di colore marrone o nero-rossastro, in cucina è utilizzato per antipasti, su primi come risotto o tagliatelle, con carni, formaggi, verdure, sull’uovo al tegamino e persino nei dolci.