Montemale è una meta gettonatissima per tutti gli appassionati di ciclismo da strada, non si contano i ciclisti che ogni giorno affrontano uno dei suoi versanti per raggiungere l’agognata cima. Quattro salite differenti, di cui una meno battuta sale dalla frazione Ricogno, una durissima da località Santa Maria della Valle e arriva in frazione Piatta Soprana, una sfruttata ormai da anni dalla granfondo “Fausto Coppi” che affronta il versante di Dronero, e la più percorsa in assoluto che da Valgrana raggiunge Montemale passando da San Giorgio. La salita da Ricogno si presenta come un nastro stretto di asfalto nei boschi e misura 5,5 km con un’ascensione di 360 metri, la salita da Dronero invece misura 4,6 km con un’ascensione di 330 metri. Più duro il versante della valle Grana, con l’attacco della salita posto a 2,7 km dal borgo e con 290 metri di dislivello, per una pendenza media del 10%. Dal punto di incontro di queste tre salite si può raggiungere la frazione Piatta soprana, con ulteriori cinque km per 250 metri di dislivello.
La più dura delle ascensioni possibili risale il vallone che da Santa Maria della Valle a Valgrana raggiunge la frazione Piatta Soprana: qui la matematica non lascia spazio ad interpretazioni. Quattro km e mezzo per 450 metri di dislivello positivo rendono la media in doppia cifra, con alcuni picchi intorno al 14%, tanto da valere alla salita il nome di “Agnellino”, in quanto il rapporto lunghezza e dislivello ricrea le stesse caratteristiche del blasonato colle, sia pur in versione chilometrica decisamente ridotta. Alcuni ciclisti più temerari collegano le 4 salite in giornata, per un dislivello complessivo che super i 1200 metri.