Sul crinale tra Montemale e Caraglio sorge l’antico complesso del XIII secolo, formato da chiesa, sacrestia e casa canonica, che costituiva un priorato benedettino dipendente dell’abazia di San Costanzo al Monte. Dal XV secolo diviene parrocchiale insieme a San Michele, e fino al 1805 fa parte della Diocesi di Torino, per passare poi sotto Mondovì fino al 1817, e infine sotto Cuneo. La facciata presenta un piccolo portale tra due finestrelle; suggestivo è il basso porticato con volta a botte, sovrastato da una lobia, balconata in legno. Il campanile a due ordini con monofore sorge sul retro, a fianco dell’abside. All’interno questa è decorata da affreschi dai tenui colori rosa e verde acqua; la pala d’altare raffigura il Santo dedicatario; la navata è unica e custodisce una piccola acquasantiera in marmo. Fino al Novecento risiedettero qui alcuni eremiti; una targa in Borgata San Pietro ricorda l’ultimo, Giacomo Silvestro detto Jacou (1907-1998), vissuto qui 39 anni.
Un tempo il primo di agosto si festeggiava San Pée Brignolée, San Pietro delle prugne, con messa, giochi e banchetto. Poco lontano dalla chiesa si trova un pilone eretto nel 1931, e la processione di San Pietro toccava proprio questo pilone. Nella nicchia è raffigurato San Magno, protettore degli armenti, sovrastato dalla scritta “San Magno prega per noi”.