Si tratta della più classica escursione per famiglie, pensata per sbilanciare la forbice tra impegno e soddisfazione decisamente verso la seconda. Dal centro di Montemale si imbocca la strada che scende verso Valgrana fin nei pressi del cimitero, presso il quale si svolta a sinistra per imboccare una strada sterrata che diventa quasi pianeggiante superate le ultime case del paese. Ci si muove ora verso una zona denominata Bonetta: è qui che ogni anno il primo di gennaio centinaia di persone si ritrovano per festeggiare l’alba dell’anno nuovo, riprendendo una tradizione ormai quarantennale messa in piedi da due amici residenti in zona. Il Castello di Montemale è ora sopra il percorso e di tanto in tanto si intravede sopra le teste.
Un comodo percorso permette di raggiungere un’ampia radura dalla quale la vista domina tutta la pianura sottostante, mentre diversi pannelli didattici raccontano e permettono di capire alcuni aspetti dell’area di Montemale.
Si prosegue, con segnaletica sempre precisa e puntuale, in direzione est per raggiungere la formazione rocciosa che dà il nome al percorso. Si tratta infatti di un masso con una particolare sagoma, tale da ispirare un artista locale a realizzare su di esso la testa di un drago con colori e pennello. Una volta scattate le foto di rito, si può proseguire ed imboccare una pista forestale che ritorna verso Montemale con una leggera e costante salita. Poco prima del borgo si imbocca un sentiero single trek in discesa che conduce verso Case Salvagno.
Da qui una digressione segnalata permette di raggiungere i ruderi del castello attribuito alle leggendaria Reino Jano, la regina Giovanna d’Angiò. Ritornati sul percorso, dopo un breve tratto in asfalto, una nuova pista forestale, che si snoda tra magnifici castagneti ben curati, permette di riguadagnare quota e tornare verso la displuviale tra le valli Grana e Maira nei pressi del pilone dei boscaioli prima di chiudere l’anello nel centro di Montemale.
La passeggiata, adatta a famiglie e a chi volesse cimentarsi nelle prime uscite in natura, non presenta alcuna difficoltà tecnica e si sviluppa per circa 6 km con dislivello di 200 metri. Risulta essere adatto anche a chi si affaccia per la prima volta al mondo della mtb.